Angelo Trinchini
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La città

Pescara
Coordinate Geografiche: 42°27'50''N 14°12'51''E

INTRODUZIONE

Pescara è una città italiana, capoluogo dell'omonima provincia e sede, con L'Aquila, di alcuni uffici del Consiglio e della Giunta della regione Abruzzo (cfr. art. 1, comma 3°, dello Statuto). Fino al 1927 il territorio dell'attuale comune di Pescara era diviso tra i due comuni di Pescara, a sud del fiume omonimo, in provincia di Chieti, e Castellammare Adriatico, a nord del fiume, in provincia di Teramo ed in seguito alla unificazione degli stessi, nel 1927, fu istituita anche la Provincia. Nel territorio comunale risiedono 123.022 cittadini, ma la conurbazione metropolitana ne comprende circa 300 mila. Pescara inoltre è la 33esima città italiana per numero di abitanti, ma la sua popolazione è in continuo aumento.

Il corso principale della città è corso Umberto I che finisce su piazza Rinascita, più conosciuta come piazza Salotto, e raggiunge la riviera in piazza Primo Maggio. I palazzi della Provincia e del Comune si trovano in piazza Italia, vicino al fiume, mentre quello del consiglio regionale è a Piazza Unione prospiciente Corso Manthonè, il corso della vecchia Pescara, che ormai è il centro della vita notturna. Nella zona sud della città, è stata creata negli anni una zona di uffici che si sviluppa nell'area compresa tra la nuova cittadella giudiziaria e la sede delle facoltà di economia, architettura, lingue e letteratura straniere dell'Università Gabriele d'Annunzio.

GEOGRAFIA

Pescara è situata sulla costa adriatica al livello del mare e si sviluppa intorno alla foce dell'Aterno-Pescara . La costa è bassa e sabbiosa: la spiaggia si estende senza soluzione di continuità a nord ed a sud del fiume e, nella parte settentrionale (presso la pineta), raggiunge la larghezza di circa 140 metri. Il tessuto urbano si sviluppa su un'area pianeggiante a forma di T, che occupa la valle intorno al fiume e la zona del litorale; a nord ovest ed a sud ovest la città si estende anche sulle colline circostanti che non superano l'altezza di 122 metri sul livello del mare. Tutta la città è interessata dalla presenza di falde freatiche, che con le escursioni stagionali, rimontano anche di un metro, specialmente in primavera, a seguito dello scioglimento delle nevi sui monti. La costa dove si estende la città era un tempo quasi interamente occupata da una vasta pineta mediterranea, dove predominava la specie del Pino d'Aleppo. Questo bosco fu in gran parte abbattuto alla fine dell'ottocento e poi ancora negli anni cinquanta del secolo scorso per fare posto alle nuove costruzioni. I pochi resti superstiti consistono nella pineta D'Avalos (oggi parco pubblico), nella zona di Porta Nuova, e in una striscia lunga due chilometri suddivisa fra i comuni di Pescara e di Montesilvano.

CLIMA

Pescara si trova a 42°27' Nord di latitudine, e 14°13' Est di longitudine. Il clima di Pescara si inquadra perfettamente nella tipologia "mediterranea", con estati calde e umide e inverni piovosi ma non particolarmente freddi come molte altre località del basso adriatico, e presenta valori termici molto più vicini a quelli di Bari che non a quelli della meno distante Ancona. Le percentuali di umidità atmosferica sono alte, sia d'inverno sia d'estate. Le temperature medie nel mese più freddo (gennaio) si aggirano, a seconda dei luoghi, tra i 7 e gli 8 °C e in quello più caldo (luglio) tra i 24 e i 25°C. Le precipitazioni non sono elevate (circa 680 mm annui) e concentrate soprattutto nel tardo autunno.

Pescara è una città costiera ma il proprio clima è influenzato dai monti che la circondano (la Maiella e la catena del Gran Sasso). Questa influenza si denota in due ambiti: con correnti da SO Pescara si ritrova sotto condizioni di favonio (o foehn), con venti anche importanti, che non di rado raggiungono anche i 100 km/h, provocando un repentino aumento delle temperature e diminuzione dell'umidità relativa e, per tale motivo, non sono rari gli inverni con temperature giornaliere che sfiorano o superano i 20 °C. Analogamente, a causa di correnti da NE, Pescara risente dello stau, che provoca precipitazioni, generalmente, deboli, ma anche di forte intensità, se accompagnato da una depressione. Sempre da NE provengono correnti d'aria siberiane (burian) che, mediamente ogni 3-4 anni, portano abbondanti nevicate. In estate, invece, il tempo è per lo più stabile e soleggiato e le temperature mai eccessivamente elevate (raramente si superano i 35 gradi, solo col "garbino" è possibile superarli), grazie alla brezza marina. Col bel tempo, in questa stagione i venti sono da SO nel mattino e da est nel pomeriggio. D'estate l' umidità abbastanza elevata (55-70 ur%) ed anche d'inverno è molto frequente il fenomeno di foschie e nebbie, sia al mattino che alla sera.

La temperatura più bassa in città fu registrata il 4 gennaio 1979 quando raggiunse i -13 °C (il giorno prima la minima aveva già raggiunto i -12 °C). La più alta è stata registrata il 30 agosto 2007 con una temperatura di 45 °C (temperatura sensazionale per la città provocata dalla combinazione di elevate isoterme ad 850 hPa e del vento di foehn appenninico). Il 24 luglio 2007, per le stesse condizioni climatiche, erano stati toccati valori vicini a questo record e precisamente 39 °C e nella stessa giornata nelle ore notturne la temperatura si era attestata sui 37°a seguito della sopracitata combinazione climatica.

STORIA

La città ha antiche origini: i primi abitanti di Pescara fondarono un villaggio sulle rive del fiume che in epoca romana fu chiamato Vicus Aterni e a cui successivamente fu attribuito il nome Aternum, dal nome del fiume che lì aveva la sua foce; nell'epoca romana si usava indicare Pescara anche con il nome di Ostia Aterni cioe la foce dell'aterno. La sua relativa importanza era dovuta alla vicinanza dell'importante centro di "Teate" oggi Chieti, capitale dei Marrucini prima di Roma e municipio romano dopo la guerra sociale che la usava come sbocco sul mare .

Con la caduta dell'Impero Romano e l'avvento dei barbari, la storia di Aternum diventa oscura, come quella di gran parte delle città minori.

Intorno all'anno 1000, Aternum cambia il suo nome e diviene Piscaria con riferimento, sembra, alla pescosità della zona ed il fiume viene chiamato Piscarius; il villaggio finiva tra le pertinenze dell'abbazia di Montecassino.

Nei secoli successivi il centro della allora Pescara fu crocevia di assalti da parte dei Normanni 1140 e dei signorotti locali e potenti del tempo, fino a quando l'imperatore spagnolo Carlo V non tardò ad arrivare e i D'Avalos furono reintegrati in quello che poi divenne il marchesato di Pescara, nel frattempo attribuito anche alla marchesa Vittoria Colonna.

Solo con la stabilizzazione del potere politico, comincia un nuovo e fiorente periodo della storia della città, soprattutto per la sua posizione strategica che dura fino a tutto il Settecento, quando Pescara contava circa tremila abitanti. Ma la fortezza fu oggetto di molti tentativi di conquista.

Nei primi anni del 1800 Pescara venne occupata nuovamente dai francesi e costituì un importante bastione militare del regno di Giuseppe Bonaparte.

Nel frattempo, Castellammare Adriatico, sulla sponda nord del fiume (che allora contava circa 1500 abitanti), divenne Comune autonomo aggregato al circondario di Città Sant'Angelo (1807).

Nel 1814 Pescara fu tra le città protagoniste dei moti carbonari contro Gioacchino Murat, re di Napoli. A tale insurrezione seguì la durissima repressione borbonica, simboleggiata dal bagno penale di Pescara nel quale, fino alla caduta del regno borbonico, nel 1860, furono imprigionati molti patrioti.

Negli anni successivi e, in particolare, ai primi del Novecento, Castellammare e Pescara si sviluppano demograficamente ed economicamente e si pensava all'unificazione delle due cittadine ed alla elevazione a provincia.

Il 2 gennaio del 1927, venne finalmente firmato il decreto di unificazione e di costituzione di Pescara e la sua elevazione a Provincia, grazie alla forte spinta popolare e, soprattutto, all'autorità politica del ministro abruzzese Giacomo Acerbo ed al prestigio morale di Gabriele D'Annunzio.

Durante la seconda guerra mondiale Pescara ha subito notevoli distruzioni, sia per i violentissimi bombardamenti della tarda estate del 1943, che hanno causato la morte di almeno 3000 persone, sia per le razzie e le distruzioni da parte dell'esercito tedesco in ritirata. Per questi motivi l'8 febbraio 2001, il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi conferì alla città la medaglia d'oro al merito civile.

Nel dopo guerra, Pescara ha conosciuto un notevole sviluppo. Oggi è, insieme a Chieti, al centro di una vasta area di conurbazione ad essa legata per gli stretti rapporti economici e sociali. Tale area, dove vivono complessivamente circa 400.000 abitanti, comprende anche i comuni di Silvi (TE), Città Sant'Angelo (PE), Montesilvano (PE), Spoltore (PE), Cepagatti (PE), Francavilla al Mare (CH), e San Giovanni Teatino (CH).

POPOLAZIONE E LINGUA

Nel secondo dopoguerra, Pescara ha avuto un notevole sviluppo economico e, quindi, demografico. L'attuale popolazione è in gran parte formata da abruzzesi provenienti dai centri limitrofi, ma anche da persone provenienti da altre regioni d'Italia, in particolare dal sud della penisola, dalle Marche, dal Molise, dal Lazio e dalla Puglia: i pescaresi nativi costituiscono oggi una minoranza, storicamente concentrata nei quartieri di Portanuova, della marina, del lungomare nord e della zona collinare.

Nella città di Pescara si parla uno dei sei dialetti abruzzesi, quello della macro-area adriatica, relativamente omogeneo fino alla dorsale appenninica, parlato nel grosso delle province di Teramo, Pescara e Chieti, che presenta le maggiori differenze nel campo della pronuncia vocalica.

Particolarmente evidente è infatti la differenza col dialetto della vicina Chieti: mentre infatti la struttura grammaticale si mantiene pressoché inalterata, è sotto l'aspetto fonetico che si registrano le maggiori differenze. A Pescara, come anche in provincia di Teramo, le vocali vengono pronunciate con un unico suono aperto, mentre a Chieti vige l'isocronismo sillabico totale.

STEMMA

La blasonatura dello stesso è data da due partizioni: nel 1° d'azzurro (campo del cielo), alla torre affiancata da una chiesa posta su di un mare fluttuoso, accompagnato nella destra del capo da una cometa d'oro ondeggiante in sbarra; nel 2° di azzurro al castello uscente dal fianco sinistro dello scudo, terminato da una torre al naturale merlata di quattro, aperta finestrata e murata di nero, posta su di un mare ondeggiante d'argento. Un polo d'oro divide le partizioni che simboleggiano l'unificazione dei Comuni di Pescara e Castellammare Adriatico (R.D. 2 gennaio 1927, n. 1).

Il motto posto al di sotto dello stemma recita: «Haec est Civitas Aterni porta Aprutii et sera regni» e ricorda che la città affonda le sue radici nell'antichità della romana Aternum, per divenire, in epoca medievale, Piscaria e, poi, Pescara.

Lo stemma fu riconosciuto con Decreto Reale 6 ottobre 1927.

IL GONFALONE

Il "Gonfalone di Città", approvato con D.P.R. n. 4158 del 2 settembre 1988, è rappresentato dal drappo partito di bianco e di azzurro, riccamente ornato di ricami d'oro e caricato dello stemma civico con l'iscrizione centrata in oro «Città di Pescara».

ONORIFICENZE

«Centro strategico sulla linea verso il Nord della Penisola e per il collegamento con la Capitale, durante l'ultimo conflitto mondiale fu teatro di continui e devastanti bombardamenti da parte dell'aviazione alleata e dovette subire le razzie e la distruzione di fabbricati, strade, ponti e uffici pubblici da parte dell'esercito germanico in ritirata.»
— Pescara, 31 agosto-20 settembre 1943.

CITTA' GEMELLATE

Arcachon,  Francia
Lima,  Perù
Miami Beach,  Stati Uniti
Spalato,  Croazia

SERVIZI CULTURALI

Per quanto concerne l'intrattenimento di tipo culturale, Pescara presenta un significativo fermento ma una limitatezza delle strutture. Negli ultimi anni è aumentato il numero delle sale cinematografiche nella provincia e limitrofe al centro urbano, ma sono diminuite quelle interne alla città.

È stato inaugurato un nuovo museo: il museo d'arte moderna "Vittoria Colonna" e ne verrà dedicato uno al cinema. Mancano un teatro ed un ente teatrale stabile, ma sul territorio operano alcuni gruppi di teatro e sono in via di ristrutturazione alcuni spazi che nel passato erano usati per rappresentazioni teatrali e concerti. La città attende la realizzazione di un nuovo grande teatro, ma al momento le rappresentazioni di svolgono in alcune strutture polivalenti. Dal punto di vista musicale la città è caratterizzata da un certo fervore: oltre al passaggio delle grandi tournée dei cantanti e gruppi rock-pop italiani, alcuni locali della città offrono un cartellone con gruppi ed artisti internazionali ed italiani di vari generi musicali.

Nella città si svolgono vari festival musicali e teatrali. Nel mese di luglio si svolge il Pescara-Jazz, che è un appuntamento di grande rilievo per la città; d'inverno si svolge l'acoustic festival, un appuntamento consolidato da molti anni. Negli ultimi anni e prima dell'estate, si è svolto anche un festival rock di gruppi indie provenienti da tutto il mondo (indie-rocket festival). Il cartellone della musica classica è ricco di eventi anche in virtù della presenza del conservatorio di musica. Nel corso dell'estate solitamente tra luglio e settembre si svolge un Festival di teatro e musica classica il Fiume e la Memoria che agisce sul lungofiume e nel centro storico della città sia in spazi al chiuso che all'aperto e che fino a qualche anno fa caratterizzava fortemente l'intrattenimento turistico e culturale dell'estate pescarese. L'Ente Manifestazioni Pescaresi è l'istituzione costituita per curare la preparazione di eventi artistici, culturali e sportivi nella città: oltre al festival del jazz ed al cartellone di musica classica, l'Ente si occupa di offrire un cartellone di teatro invernale, una stagione estiva, una stagione di teatro per ragazzi, di world music e di incontri polifonici.

URBANISTICA

Osservata alla scala geografica Pescara rappresenta uno dei nodi principali della città adriatica che si estende, con poche interruzioni, da Ravenna ad Ortona e consistente in un edificato a volte diffuso a volte denso che ricalca l'allineamento litorale appoggiandosi al tracciato ferroviario e autostradale e su cui si innestano degli allineamenti vallivi ad esso perpendicolari. L'attuale aspetto urbanistico deriva solo in parte dal piano di ricostruzione del 1947 e dal piano regolatore del 1956, ambedue creati sotto la supervisione dell'architetto Luigi Piccinato. Infatti la città, che fu distrutta quasi completamente nell'ultima guerra a causa dei ripetuti bombardamenti, e l'avvento della repubblica, portò un impressionante sviluppo ed una nuova espansione, anche se la possibilità di darsi un assetto urbanistico moderno non è stata sfruttata in modo razionale. In pratica la città giardino disegnata da Piccinato, in cui oltre alla sistemazione della ferrovia adriatica aveva studiato anche la soluzione della viabilità che ha portato allo sviluppo a T della città nelle zone pianeggianti, non ha conservato molto del piano originario, stravolto con l'esponenziale aumento degli indici edificatori e delle aree edificabili con la cementificazione selvaggia degli anni sessanta. Questo processo di frenetica cementificazione ha cancellato le tracce dell'idea urbanistica di Piccinato della quale sono rimasti solo gli assi viari, che non erano stati studiati per gli indici di fabbricazione raggiunti negli anni successivi, facendo si che Pescara sia diventata nel tempo, per certi versi, simile a tante città italiane con un centro caotico ed altamente inquinato.

LA RISERVA REGIONALE DANNUNZIANA

La Riserva naturale di interesse provinciale Pineta Dannunziana è altresì conosciuta come la «Pineta Dannunziana» è una riserva naturale che si trova nella zona meridionale della città di Pescara. Per i pescaresi, la riserva è nota come la «Pineta D'Avalos» o «Parco D'Avalos», dal nome della famiglia che al tempo dei Borboni, possedeva il marchesato di Pescara. È la più grande area verde della città, con più di 50 ettari di area protetta e contiene una notevole varietà di specie di flora e fauna, tipiche della macchia mediterranea.

LA RISERVA STATALE DI SANTA FILOMENA

La Riserva naturale Pineta di Santa Filomena è una riserva naturale statale situata a nord della città e che, in parte, è ricompresa nel comune della limitrofa Montesilvano. Nella Riserva, che esiste dal 1977, esiste un ricovero per rapaci, gestito dalla Guardia forestale.

LISTA DEGLI ALTRI PRINCIPALI PARCHI PRESENTI NEL TERRITORIO

Villa Sabucchi: si trova nella zona centrale della città, nelle vicinanze dell'ex tracciato ferroviario.
Parco Florida: si trova nel pieno centro della città.
Villa De Riseis: si trova nella parte centrale della città, nei pressi del quartiere della marina nord. Il parco è utilizzato d'estate per manifestazioni culturali.
Parco della Villa Basile: il parco si estende nella prima zona collinare di Pescara e, sovrastando il nuovo tracciato ferroviario, si affaccia sulla città e sul mare.
Parco Fluviale: si tratta di un parco per lo più in allestimento, nel quale si trovano un percorso vita ed una pista ciclabile. La Provincia di Pescara prevede l'ampliamento dell'area delle rive del fiume da adibire a verde pubblico.
Parco della ex caserma Di Cocco: si tratta di un grande parco aperto al pubblico di recente. Infatti, l'area del parco è stata acquistata dalla Amministrazione comunale e fino al 2006 faceva parte del demanio militare. Il parco si trova nei pressi della sede dell'Università d'Annunzio.

STORIA DELL'ARTE

Nonostante le antichissime origini, la città può esserre considerata una delle poche "città d'arte moderna" italiane,in quanto sono presenti alcuni palazzi in stile Liberty sul lungomare,numerosi musei, come il Museo delle genti d'abruzzo, il Museo d'arte moderna "Vittoria Colonna", la casa natale di D'Annunzio,il Museo Cascella ed altri. Sono anche da notare,sebbene ristrutturati, i Bagni Borbonici,,e varie chiese;tra esse,la cattedrale di San Cetteo in stile romanico,la Basilica della madonna dei sette dolori,risalente al Periodo Neoclassico,e altre importanti.Da citare anche hotel come il Duca d'Aosta,il Plaza,il Carlton,l'Ambra,L'Esplanade e il Regents,.Importante è il monumento "La Nave" dello scultore Pietro Cascella,a pochi passi dal Museo Vittoria Colonna.

PITTURA E SCULTURA

Tra le figure artistiche legate a Pescara occorre ricordare, innanzitutto, quella di Francesco Paolo Michetti (Tocco da Casauria, 4 agosto 1851 - Francavilla al Mare, 5 marzo 1929), pittore e litografo di grandissima fama internazionale e molto apprezzato dai collezionisti d'arte a cavallo tra l'800 ed il ‘900. A Pescara, presso la Biblioteca provinciale, è conservato il suo celebre dipinto "La figlia di Jorio" del 1894.

La famiglia Cascella ha dato molto alla città di Pescara e ne ha caratterizzato moltissimo la vita artistica, essendo stata una feconda scuola di arte e cultura, apprezzata a livello nazionale ed internazionale. Eminenti sono le figure di Basilio Cascella (Pescara 1860- Roma 1950) e Pietro Cascella (Pescara 1921- Pietrasanta 2008). Ai Cascella, il Comune di Pescara ha dedicato la fondazione del Museo Civico Basilio Cascella, nel quale è possibile vedere centinaia di quadri, ceramiche, sculture e litografie di Basilio Cascella e dei figli Tommaso, Michele e Gioacchino, nonché dei nipoti (figli di Tommaso), Andrea e Pietro.

L'artista Ettore Spalletti è nato nel 1940 a Cappelle sul Tavo, in Provincia di Pescara, dove egli tutt'oggi vive e lavora: è un pittore e scultore di fama internazionale, ma è molto radicato e presente nel territorio pescarese. In città è spesso protagonista di mostre personali o collettive ed ha realizzato la fontana presso la nuova sede del Tribunale. È in progetto la realizzazione di un "percorso d'acqua" che dovrebbe collegare la vecchia stazione di Pescara al mare.

Occorre ricordare che all'interno della cattedrale di San Cetteo è possibile ammirare un dipinto del Guercino, il San Francesco, donato da Gabriele D'Annunzio.

Nella sala consigliare del Comune di Pescara è possibile ammirare otto pannelli dipinti ad olio su tela di Luigi Baldacci, che raccontano la storia della città. Nella città sono presenti altre opere dello stesso artista, tra le quali la scultura intitolata "Omaggio a Flaiano", composta da due elementi in acciaio rivestiti di tasselli di ceramica colorata, posti nel piazzale antistante l'auditorium Flaiano.

ARCHITETTURA

Pescara, nel dopoguerra, è stata disegnata dall'architetto razionalista Luigi Piccinato; al giorno d'oggi, sono presenti od in progetto opere di architetti di fama internazionale quali Oriol Bohigas (la nuova Stazione ferroviaria di Pescara Porta Nuova- in costruzione), Massimiliano Fuksas (la nuova sede della Fater S.p.A.- in costruzione), Toyo Ito (con la sua opera/monumento Like a Wineglass disegnata per la nuova Piazza della Rinascita e inaugurata dal 14 dicembre del 2008)

ALTRE FORME D'ARTE


A Pescara sono stati formati diversi importanti esponenti della fumettistica italiana. Particolarmente importante per la cultura e l'arte pescarese è stata la figura di Andrea Pazienza.

A Pescara si svolge il PEAM - Pescara Electronic Artists Meeting: è un meeting internazionale d'arte elettronica d'avanguardia (arte digitale e videoarte organizzato dall'Associazione Culturale "Artificialia". L'evento è partecipato e diretto da diversi artisti ed intellettuali pescaresi.

CINEMA

Il pescarese Ennio Flaiano è stato sceneggiatore e soggettista di numerosissimi film tra i quali sono da ricordare Guardie e ladri (1951), La notte (1961), Fantasmi a Roma (1961), La cagna (1972). Ha collaborato con Federico Fellini alla sceneggiatura od al soggetto dei film I vitelloni (1953), La strada (1954), Le notti di Cabiria (1957), La dolce vita (1960) ed 8 e ½(1963).
Il film, Pane e tulipani, un film di Silvio Soldini del 1999, è ambientato per alcune scene a Pescara e pescaresi sono la protagonista principale, Rosalba (Licia Maglietta), suo marito Mimmo (Antonio Catania) e Costantino (Giuseppe Battiston), incaricato da Mimmo, suo datore di lavoro, a trovare e riportare a casa la moglie. La trama del film si snoda intorno al tema della fuga che Rosalba affronta nel tentativo di lasciare la sua condizione deludente e negativa di casalinga e moglie infelice; ma alla fine Rosalba torna a Pescara dove scopre un mondo per nulla modificato dalla sua assenza, desideroso solo di riprendere la squallida routine interrotta dalla sua assenza.
Alcune scene del film La guerra degli Antò del 1999, diretto da Riccardo Milani, sono state girate a Pescara. Pescaresi sono anche molte comparse del film nel quale, del resto, compaiono molti attori abruzzesi: Federico Di Flauro è di Sulmona, Flavio Pistilli è di Pescasseroli, Paolo Setta è di Bussi sul Tirino, Danilo Mastracci è di L'Aquila. La trama del film si muove tra Montesilvano (PE), Bologna ed Amsterdam ed è il racconto di quattro giovani punk stanchi della loro vita di provincia.
A Pescara è ambientato e girato il film Liberi del 2003, diretto dal regista Gianluca Maria Tavarelli. Il film racconta un intreccio di storie di giovani in cerca di fortuna e di persone, più adulte, con difficoltà sentimentali e di vita.
Il pescarese Berardo Carboni ha scritto e diretto il film Shooting Silvio (2006) e pescarese è anche Federico Rosati che interpreta Kurtz, il protagonista della trama.

LETTERATURA

AUTORI CELEBRI
Con certezza, il più celebre degli scrittori nati a Pescara è Gabriele D'Annunzio - anche detto il "vate"-, che rappresenta uno dei massimi esponenti della letteratura e della cultura italiana a cavallo tra l'Ottocento ed il Novecento. D'Annunzio è sempre rimasto molto legato alla città cercando di favorirne le sorti con il suo peso politico; inoltre, l'ha sempre frequentata assiduamente, rimanendo fortemente affascinato dal carattere dei suoi abitanti.

Altro personaggio di grandissimo rilievo per la cultura italiana è il pescarese Ennio Flaiano che nell'immediato dopo guerra ottenne un grande riscontro da parte della critica e del pubblico come scrittore (vincitore del Premio Strega 1947, Tempo di uccidere , la sua opera più importante e il suo unico romanzo). La sua produzione letteraria si è espressa con raccolte di racconti (molte della quali postume), di diari. Fine ed ironico moralista - ma anche acre e tragico al tempo stesso - produsse opere narrative e prose varie percorse da un'originale vena satirica e da un vivo senso del grottesco attraverso cui vengono colti gli aspetti più paradossali della realtà contemporanea. È famoso per l'uso degli aforismi. Flaiano è stato anche autore di teatro e sceneggiatore e soggettista cinematografico.

ALTRI AUTORI

Angela Capobianchi, autrice di romanzi gialli.
Giovanni D'Alessandro, autore di romanzi storici.
Federica Vicino, autrice di romanzi.
Giovanni Di Iacovo, autore di romanzi e racconti.
Marco Tornar, autore di romanzi e poesie.

PESCARA NELLA LETTERATURA

LE NOVELLE DELLA PESCARA

D'Annunzio ha ambientato in quello che allora era il villaggio di Pescara e nella campagna circostante Le novelle della Pescara, pubblicato nel 1902, utilizzando anche alcuni testi già apparsi nelle raccolte Il libro delle vergini (1884) e San Pantaleone (1886). L'opera nasce come raccolta di canti, con temi diversi, che acquisiscono unitarietà proprio in relazione all'elemento caratterizzante che è il territorio. D'Annunzio descrive una terra abitata da persone impulsive, irruente ed, a volte, anche feroci: emozioni ed impulsi che trovano nel territorio la loro radice poiché D'Annunzio le riconduce ad un sentimento collettivo, in quanto condiviso da tutti gli abitanti dell'area.

ALTRI ROMANZI
Giovanni Di Iacovo. Sushi Bar Sarajevo. Palomar, 2006. Si ambienta a Nova Pescara, in un futuro prossimo dove la città si affaccia su un Adriatico cementificato sul quale è edificata una nazione centro-commerciale;
Giuseppe Ferrandino. Pericle il nero. Adelphi, 2002. Parte della storia si svolge a Pescara, dove Pericle incontra Nastasia, che lavora in città;
Luisa Gasbarri. Istinto naturale. Todaro, 2004. Romanzo noir che si svolge a Roma ed in una Pescara del futuro.

MUSEI

Nella città sono presenti alcuni musei:
Museo della casa natale di Gabriele d'Annunzio: è la casa natale del "vate".
Museo delle Genti d'Abruzzo dove sono conservate armi e suppellettili a testimonianza della vita e dell'arte delle popolazioni italiche che hanno vissuto nel territorio abruzzese (più precisamente: frentani, marrucini, marsi, peligni, piceni, sabini, sanniti);
Museo Civico "Basilio Cascella", dove è possibile ammirare le opere dei componenti della famiglia Cascella ed in particolare di Basilio e dei figli Tommaso, Michele, Giacchino e dei nipoti (figli di Tommaso) Andrea e Pietro;
Museo Ittico, dove sono conservati fossili marini, preparati zoologici e un acquario con la fauna mediterranea;
Museo d'arte moderna "Vittoria Colonna": è una struttura che ospita mostre temporanee.
Museo Fondazione Paparella-Treccia, che espone la collezione di antiche maioliche di Castelli della Fondazione Paparella Treccia-Devlet;
L'ex liquorificio dell'Aurum è stato recentemente restaurato per diventare una struttura polifunzionale, sede di mostre temporanee e rappresentazioni a contenuto artistico.
Il media-museum ospita mostre permanenti, una vasta cineteca e iniziative varie legate al cinema e alla letteratura.p.zza alessandrini 34

PRINCIPALI EVENTI CULTURALI

Il Festival del Jazz di Pescara è stato il primo festival estivo italiano dedicato al jazz. Nata nel 1969, la manifestazione è stata capofila di una serie di iniziative in tutto il territorio nazionale ed è una delle manifestazioni jazz più importanti in Europa, come evidenziato dalle più note riviste internazionali del settore. La manifestazione si svolge tutti gli anni nel mese di luglio presso il Teatro D'Annunzio, con una media di circa 2000 spettatori a serata.

Il Premio Internazionale Ennio Flaiano è un festival diviso in quattro sezioni: cinema, teatro, letteratura, televisione. Si tratta di un evento culturale di richiamo internazionale che vede riuniti a Pescara alcuni tra i più eminenti personaggi dello spettacolo e della cultura. La manifestazione è nata per onorare Ennio Flaiano e per riproporre costantemente lo studio della sua opera. Il Festival ha luogo ogni anno dal 1974 ed attira decine di migliaia di spettatori.

Fuori Uso, è una mostra d'arte contemporanea, impreziosita dalla presenza di alcuni fra gli artisti internazionali più noti del momento; la mostra, negli anni, ha dato spazio anche a giovani artisti locali, nazionali e provenienti da tutto il mondo. La caratteristica della mostra, la cui prima edizione si è svolta nel 1991, è quella di svolgersi in luoghi della città in disuso, come ex depositi degli autobus, ex alberghi dei ferrovieri, ex fabbriche o magazzini, con il risultato di renderli vitali ed ancora fruibili, come spazio d'arte e di incontro. La mostra ha luogo ogni anno, in momenti e spazi diversi della città, ed attira migliaia di visitatori.

ALTRI EVENTI


La "Società del Teatro e della Musica", nel passato presieduta da Ennio Flaiano, è una associazione locale che si occupa, da oltre 40 anni, di organizzare un cartellone di teatro e di concerti di musica classica per tutta la stagione invernale (da ottobre ad aprile). La rassegna teatrale vede protagonisti molti dei principali artisti nazionali, mentre la stagione dei concerti annovera la presenza di orchestre sinfoniche e musicisti da tutto il mondo.

Jazz'n'Fall è una rassegna di musica jazz che si svolge ogni anno nel mese di ottobre, dal 1992. La manifestazione, organizzata dalla "Società del Teatro e della Musica", si svolge nell'arco di una settimana offrendo agli spettatori un cartellone di almeno tre serate, nelle quali si avvicendano sul palco musicisti di fama nazionale ed internazionale.

Indie-rocket festival. Si tratta di un festival di musica di gruppi del panorama musicale indie e prodotti da etichette indipendenti. La manifestazione si svolge a Pescara da alcuni anni ed ha visto succedersi sul palco di diverse decine di band italiane, europee e provenienti da tutto il mondo. Il festival si svolge prima dell'estate in luoghi differenti della città per 3 o 4 serate di concerti offerti gratuitamente al pubblico.

Il centro storico di giorno
: Corso ManthonéEtno Music Festvial, festival di musica etnica che si tiene ogni anno a Pescara nel periodo tra febbraio ed aprile. Gli organizzatori della manifestazione propongono un calendario di concerti di importanti musicisti, band e solisti (italiani e stranieri) di musica etnica, di folk e world music. I concerti, si svolgono presso l'auditorium Flaiano ed attirano centinaia di spettatori ogni sera.

PEAM - Pescara Electronic Artists Meeting, è un meeting internazionale d'arte elettronica d'avanguardia, organizzato dall'Associazione Culturale "Artificialia", concepito come luogo d'incontro per artisti che operano nell'ambito elettronico e/o che fanno uso dell'elettronica come mezzo d'espressione e comunicazione. Nelle intenzioni degli organizzatori, il termine "Meeting" è usato per esprimere lo spirito della manifestazione che nasce per aggregazione gli artisti del settore e non prevede alcun aspetto competitivo e, al contrario, prevede attività didattiche quali seminari o interviste.

Dal 1999 a Pescara si svolge il festival "Il fiume e la memoria" che spazia dal teatro alla musica con alcune sezioni riservate anche al cinema, ai cortometraggi, agli incontri e all'esposizioni. Il Festival si è caratterizzato per la riscoperta e la valorizzazione del fiume e del centro storico della città, che nasce e si sviluppa sulla sponda sud del fiume Pescara. Nel corso degli anni si sono avvicendati nei vari cartelloni della kermesse alcuni tra i più grandi artisti nazionali del teatro partecipando con performance il più delle volte coprodotte dallo stesso festival con il coinvolgimento di artisti e associazioni locali.

Festival delle Letterature, un festival di letteratura contemporanea che si svolge dal 2002, nel 2007. Nato con l'intento di promuovere la lettura, la scrittura e di assecondare l'interesse per la letteratura, il festival si svolge nel mese di novembre o dicembre e vede la partecipazione di diversi autori e critici letterari del panorama locale e nazionale i quali sono protagonisti di reading, dibattiti e presentazioni di nuove opere: tutti gli eventi sono aperti al pubblico. La manifestazione è arricchita da concerti e dalla proiezione di cortometraggi o documentari e si svolge in diversi luoghi della città.

TEATRI

A Pescara, mancano un teatro ed un ente teatrale stabile. Al momento, vengono usate alcune strutture polivalenti, di seguito elencate

L'Auditorium Flaiano
Teatro Michetti
Il cinema teatro Massimo
Il teatro "D'Annunzio" (arena all'aperto)
L'ex liquorificio dell'Aurum
, che è stato restaurato di recente anche allo scopo di ospitare rappresentazioni e performance teatrali.

RICERCA ED ISTRUZIONE


Università "Gabriele d'Annunzio"
Pescara, insieme a Chieti, è la sede della Università Gabriele d'Annunzio ed ospita le facoltà di architettura, economia, lingue e letterature Straniere e di scienze manageriali per un totale di circa 17.000 studenti. Le facoltà si trovano tutte nello stesso edificio ad eccezione di quella di scienze Manageriali, la più giovane delle quattro presenti nel territorio pescarese, che si trova in una area adiacente e sempre nella zona meridionale della città.

Università Telematica "Leonardo Da Vinci"
A Torrevecchia Teatina (in provincia di Chieti), è presente il campus della Universita telematica Leonardo da Vinci promossa dalla Università Gabriele d'Annunzio di Chieti-Pescara. Sono presenti corsi di laurea, corsi singoli, corsi post-laurea nonché corsi di formazione.

Università Cattolica del Sacro Cuore

Presso la Fondazione Istituto "Santa Caterina" Fondazione Istituto Santa Caterina di Francavilla al Mare (Chieti), è presente il corso di laurea in Terapia della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva della Università Cattolica del Sacro Cuore.

Libera Università Mediterranea "Jean Monnet"
Università riconosciuta da parte del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e dell’Action Jean Monnet – Commissione Europea di Bruxelles - come sede di Cattedre, Corsi permanenti e Moduli d’insegnamento, orientati a diffondere la cultura dell’integrazione europea.
Il campus della LUM è Francavilla al mare, nell'area metropolitana di Chieti-Pescara, con le facoltà di Economia e Giurisprudenza.

Università Europea del Design
Da ventotto anni l’Istituto cura la formazione dei giovani, nell’ottica di renderli abili professionisti e operare con successo nei campi della comunicazione pubblicitaria, design di interni e della moda.

Università delle Scienze Umane UniSU "Niccolò Cusano"

Pescara è la sede di un learning center dell'Università telematica delle scienze umane UniSu.

Scuola Superiore per Mediatori Linguistici "Gregorio VII"
Presso la Scuola Superiore per Interpreti e Traduttori è disponibile il corso di laurea in Mediazione Linguistica con titolo di studio rilasciato dalla Scuola Superiore per Mediatori Linguistici "Gregorio VII" di Roma.

Conservatorio di Musica "Luisa D'Annunzio"
Il conservatorio Luisa D'Annunzio è una istituzione nata nel 1922 come Corporazione musicale Luisa D'Annunzio. Fu un'iniziativa di un gruppo di intellettuali della Pescara di allora (tra i quali Francesco Paolo Michetti), per onorare Gabriele D'Annunzio, nominando la istituzione alla madre. Nel 1935 la corporazione diventa liceo, per poi essere trasformata in conservatorio di musica nel 1969. Attualmente il conservatorio è ospitato nei locali del vecchio municipio di Castellammare Adriatico, recentemente restaurato.

International Center for Relativistic Astrophysics
L'Icra Network (International Center for Relativistic Astrophisics) è un consorzio internazionale che promuove le attività di ricerca nel campo dell'astrofisica coadiuvando e collaborando con dipartimenti e centri presso l'Università di Roma "La Sapienza", l'università di Stanford, l'università dello stato di Washington, lo Space Telescope Institute, negli USA e la Specola Vaticana, a Castel Gandolfo. Il consorzio ha sede nel cuore di Pescara nei locali della vecchia stazione ferroviaria ed ospita un centro di astrofisica. Il centro si propone l'obiettivo principale di coordinare e promuovere le attività di ricerca teorica e di modellistica ed utilizza i dati acquisiti da osservatori astronomici e astrofisici situati in tutto il mondo, nonché di quelli provenienti da missioni spaziali.

BOBLIOTECHE

Biblioteca provinciale "Gabriele d'Annunzio", istituita nel 1929, nella quale sono conservati circa 186.000 volumi;
Biblioteca dell'Archivio di Stato di Pescara;
Biblioteca unificata delle Facoltà di Architettura, Lingue e Letterature Straniere, Economia e Scienze Manageriali, della Università, con un patrimonio librario di circa 114.000 volumi.
Biblioteca regionale "F. Di Giampaolo".

LUOGHI D'INTERESSE


Cittadella giudiziaria
Ponte del Mare di Walter Pichler
Stazione Porta Nuova di Oriol Bohigas
Sede Fater di Massimiliano Fuksas
Centro Commerciale "Il Molino" di Oriol Bohigas
Torre OperA di Mario Botta
(in costruzione)
Torri Camuzzi di Domenico Chiola e Paolo Rosato (in costruzione)
Ponte Nuovo di Domenico Chiola (in costruzione)

Sono nati a Pescara
Casa natale G.D'AnnunzioGiovanni Bernardini, (1923), è noto come uno dei maggiori scrittori salentini del XX secolo.
Federico Caffè, (1914 - Roma, 1987), economista.
Basilio Cascella, ( 1860 - Roma, 1950), pittore e ceramista.
Pietro Cascella, (1921), Pietrasanta, (2008), scultore e pittore.
Alessandro Cicognini, ( 1906 - Roma, 1995), autore di numerose colonne sonore cinematografiche.
Belisario Clemente, ( 1798 - Castelbasso, 1880), patriota.
Giada Colagrande, (1975) - regista, attrice cinematografica.
Gabriele D'Annunzio, (1863 - Gardone Riviera, 1938), poeta, romanziere, politico.
Ildebrando D'Arcangelo (1969), è un basso e baritono.
Giovanni De Benedictis, (1968) - atleta olimpico.
Cinzia De Ponti, (1960), Miss Italia 1979, è presentatrice televisiva e attrice.
Oslavio Di Credico, (1937) tenore.
Giò Di Tonno (1973), è un cantante ed interprete di musical.
Ennio Flaiano, (1910 - Roma, 1972), scrittore, giornalista.
Gabriele Manthoné, ( 1764 - Napoli, 1799), generale e patriota.
Piero Mazzocchetti, (1978), è un cantante italiano.
Massimo Oddo (1976), calciatore campione del mondo e d'europa
Lou X (all'anagrafe Luigi Martelli), (1972), rapper.
Mario Pizziolo (Pescara/Castellammare Adriatico), 1909 - Firenze, 1990), calciatore.
Floria Sigismondi (1965), regista e fotografa canadese.
Ivan Scalfarotto (1965), uomo politico e dirigente d'azienda.
Jarno Trulli (1974), pilota di Formula 1.
Eusebio Di Francesco (1968), Calciatore.
Massimo Ballone (1961), criminale, criminologo e scrittore

Personaggi illustri che vivono, che hanno vissuto o che lavorano a Pescara
Gianfranco Continenza (Torino, 1968), musicista, chitarrista jazz-fusion.
Berardo Aurini (Teramo, 1971), giornalista e conduttore RAI.
Giacomo Acerbo (Loreto Aprutino, 1888 - Roma, 1969), economista ed politico.
Emilio Alessandrini, (Penne, 1942- Milano, 1979), magistrato, vittima del terrorismo della sinistra eversiva.
Corradino D'Ascanio (Popoli, 1891 - Pisa, 1981) fu un famoso ingegnere meccanico italiano.
Francesco De Gregori (Roma, 1951), cantautore.
Danilo Di Luca, (Spoltore, 1976), è un ciclista.
Manuel Estiarte, (Manresa, Spagna, 1961), è stato un giocatore di pallanuoto
Giulio Falcone, (Atri, 1975), calciatore.
Giuseppe Falcucci, (Atessa, 1925 - Pescara, 2005), giornalista.
Ivan Graziani (Teramo, 1945 - Novafeltria, 1997), cantautore e chitarrista.
Fabio Grosso, (San Giovanni Lipioni), 1977), calciatore.
Vitantonio Liuzzi, (Locorotondo, 1981), pilota di Formula 1.
Francesco Paolo Michetti, (Tocco da Casauria, 1851 - Francavilla al Mare, 1929), pittore e fotografo.
Massimo Oddo, (Città Sant'Angelo, 1976), calciatore.
Andrea Pazienza (San Benedetto del Tronto, 1956 - Montepulciano, 1988), autore di fumetti.
Roberto Pedicini (Benevento, 1962) è un doppiatore.
Luigi Polacchi (Penne, 1894 - Pescara 1988) è stato un poeta e scrittore.
Camillo Rossi (Bari, 1907 – Pescara, 1982) è stato un attore, regista, scultore, scenografo teatrale e marionettista italiano.
Joe Sentieri (Genova, 1925 - Pescara 2007) è stato un cantante.
Ettore Spalletti, (Cappelle sul Tavo, 1940), pittore e scultore.
Domenico Tinozzi (Cugnoli, 1858 - Cugnoli, 1953), medico, politico e umanista.
Amedeo Giuliani (Pescara, 1975 - Pescara, 1975), Cantautore

RICORRENZE FESTE E FIERE


Ogni anno, la marineria pescarese festeggia il proprio santo protettore: sant'Andrea apostolo. La tradizione della Festa di Sant'Andrea risale al 1867 quando a Castellammare, nella zona del borgo marino vicino al porto ed al fiume, fu costruita una chiesa dedicata proprio a questo santo, protettore dei pescatori. Da quello stesso anno ed in tutti gli anni seguenti, la marineria ha celebrato il santo con una processione, che ha la caratteristica di svolgersi in mare.

La festa della Madonna dei Sette Dolori si svolge annualmente la prima domenica di giugno al santuario della Madonna dei sette dolori. I festeggiamenti coinvolgono, ogni anno, diverse decine di migliaia di persone. Si tratta di una festa popolare di cui pochi conoscono la storia. La tradizione è antichissima, da notizie storiche tramandate e da alcuni documenti il culto della Madonna nell'attuale quartiere dei Colli ha origine tra il cinquecento e il seicento.

Nel mese di luglio di ogni anno e dal 1994, si svolge la Regata dei Gonfaloni, una gara tra imbarcazioni lunghe 8 metri e con 10 vogatori che si sfidano lungo il fiume Pescara. Ogni imbarcazione rappresenta una marineria di altre città del mare Adriatico o di altre località del mare Mediterraneo.

Il 10 ottobre è il giorno in cui si festeggia il santo patrono: san Cetteo.

GASTRONOMIA

La tradizione gastronomica pescarese è molto legata alla cucina marinara dell'adriatico ed alla tradizione culinaria abruzzese.

La cucina marinara si caratterizza per l'uso di pesci di taglia piccola ma molto saporiti cucinati alla brace, in pentola o serviti crudi o marinati in aceto con l'aggiunta degli odori della cucina mediterranea. Tipica è la coda di rospo (o rana pescatrice) alla cacciatora e famoso è il brodetto di pesce che viene cucinato con tempi di cottura differenziata a seconda dei vari tipi di pesce a cui si aggiungono peperoncino fresco, aglio, pomodoro, odori da servire con fette di pane. Molto diffuso è anche il "fritto di paranza", ovvero una frittura mista di pesci di piccolo taglio- in genere, merluzzetti, triglie, sarde. Altro piatto tipico è il brodetto di cozze e vongole.

I primi piatti si distinguono per l'uso di formati di pasta tipici dell'Abruzzo come i "maccheroni alla chitarra", la mugnaia, i ravioli, le "scrippelle" od il "timballo", accompagnati da sughi della tradizione in genere a base di salsa di pomodoro e carne di agnello o con brodi vegetali o di pollo. Tipico primo piatto dell'area del pescarese sono gli anellini alla pecoraia, una pasta a forma di anello servita con una salsa di pomodoro e vegetali vari a cui si aggiunge la ricotta di pecora. Eredità della cucina povera sono i piatti a base di legumi come le sagne servite con ceci o fagioli.

Le carni usate per cucinare sughi e secondi sono legate alla tradizione pastorale dell'Abruzzo: quindi sono molto usate le carni ovine. Come in tutto l'Abruzzo a Pescara sono tipici gli "arrosticini", spiedini di carne di pecora tagliata in piccoli pezzi che vengono serviti con fette di pane unte di olio. Molto usata è la carne di maiale ed è facile trovare nei mercati o per le strade i chioschi dove è possibile comprare della porchetta, piatto tipico abruzzese.

Tra i dolci della tradizione cittadina spicca sicuramente il parrozzo, fatto con mandorle tritate, essenza di mandorla amara, buccia di limone e ricoperto di cioccolato fondente, famoso ovunque è il Parrozzo D'Amico celebrato anche dal "parrozzano" Gabriele D'Annunzio. Tipica, come in tutto l'Abruzzo e soprattutto nei periodi di festa, è anche la cicerchiata, che è un dolce a base di pasta di farina, uova, burro e zucchero. Da questa si ricavano palline di circa un centimetro di diametro che vengono fritte nell'olio d'oliva o nello strutto. Scolate, vengono disposte "a mucchio" e ricoperte di miele.

Altra pietanza tipica di Pescara è il fiadone, una sorta di raviolo rustico cotto in forno e fatto con uova e pecorino che può essere sia dolce che salato.

Tra i molti liquori caratteristici della zona l'unico tipico di Pescara è l'Aurum, che è prodotto con acquavite e scorze di arancia.

LUOGHI D'INTERESSE

Pescara è una città moderna, che ha conservato poche tracce del suo passato anche a causa dei pesantissimi bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondiale.

Tra i luoghi di interesse si possono citare:

La zona di Pescara vecchia, dove si trova il "Bagno borbonico" (antico carcere del Regno delle due Sicilie) che ospita il Museo delle genti d'Abruzzo: è l'ultima testimonianza della presenza della fortezza borbonica;
La cattedrale cittadina di San Cetteo, costruita tra il 1933 ed il 1938;all'interno della Cattedrale è possibile ammirare un dipinto del Guercino, il San Francesco, donato da Gabriele D'Annunzio; la chiesa ospita la tomba della madre del poeta, Luisa D'Annunzio,le effigi di alcuni apostoli e un'importante organo;
La Basilica della Madonna dei sette dolori, il cui attuale impianto neoclassico risale alla fine del XVIII secolo ed agli inizi di quello successivo;
I trabocchi situati sul lato nord del porto canale: si tratta di strutture in legno abitabili costruite su delle palafitte e tradizionalmente usate per pescare;
"Piazza della rinascita", comunemente detta piazza salotto, che è nel cuore del centro cittadino. La piazza, è stata ridisegnata dall'architetto giapponese di fama mondiale Toyo Ito. Ha destato scalpore il fatto che nei primi mesi del 2009 la scultura "Huge wine glass" disegnata dallo stesso architetto e sistemata al centro della piazza, realizzata in un polimero plastico di nuova concezione e costata quasi 1.000.000,00 di euro, sia collassata dopo appena tre mesi dalla sua sistemazione; la stessa è tuttora visibile imbracata da una struttura d'acciaio per evitare che possa frantumarsi.
La zona della "Riserva Dannunziana", una grande pineta recentemente riunificata, nella quale si trova una riserva naturale ed alcuni edifici di valore storico come l'ex liquorificio dell'Aurum, recentemente restaurato, una struttura a ferro di cavallo disegnata dall'architetto Giovanni Michelucci, nel 1939.

APPROFONDIMENTI SULLA STORIA DI PESCARA

IL PRIMO INSEDIAMENTO

Probabilmente il primo insediamento avvenne nella zona collinare: dei recenti scavi sul Colle del Telegrafo nell'area a nord della città, sono stati riportati alla luce reperti risalenti a circa seimila anni fa. Risalgono invece a circa cinquemila anni fa i resti di un villaggio di agricoltori ritrovati in Fontanelle Alta, nella parte a sud del fiume Pescara.

PESCARA IN EPOCA ROMANA

Secondo alcuni studiosi, i primi abitanti di Pescara fondarono un villaggio sulle rive del fiume che in epoca romana fu chiamato Vicus Aterni e, successivamente gli fu attribuito il nome dell'omonimo fiume, Aternum; nell'epoca romana si usava indicare Pescara anche con il nome di Ostia Aterni proprio per via del ruolo di centro nevralgico delle vie di comunicazione. Infatti, con il nome Ostia Aterni si indicava la foce di un fiume e, nella fattispecie, "foce del fiume Aterno". Essa era importante per lo sbocco della strada Consolare n.5, Tiburtina Valeria, che collegava Aternum a Roma, oltre che per il porto interno che era importante per i collegamenti con Salona. Altri ritengono che il nome di Ostia Aterni si riferisse, invece, ad un piccolo insediamento situato su un'isoletta alla foce del fiume, che si presume fosse a delta. La teoria, però, non trova consensi in quanto se è vero che nel letto del fiume esisteva una piccola isola (chiamata isola dei Cannizzi), è anche vero che l'isola, date le sue piccole dimensioni, sparì con la forza delle acque del fiume.

In epoca augustea Ostia Aterni faceva parte della regio IV Samnium che era una delle regioni italiane dell'epoca.

Nella città furono costruiti alcuni importanti edifici pubblici e privati. Si sa che nel centro abitato erano stati edificati diversi templi tra cui quello dedicato a Giove Aternio. Alcune testimonianze, ci informano poi dell'esistenza, in Aternum, del culto della dea Iside. Nel libro di Giuseppe Quieti "Pescara antica città", si da conto della esistenza di un ponte monumentale costruito per volontà dell'imperatore Tiberio che volle anche rimodernare l'importante porto, per gli scambi commerciali con l'oriente e, probabilmente, per scopi militari.

DALLA CADUTA DELL'IMPERO ROMANO ALL'ANNO 1000

Con la caduta dell'Impero Romano e l'avvento dei barbari, anche la storia di Aternum diventa oscura, come quella di gran parte delle città minori. All'epoca dell'invasione dei Longobardi, è probabile che Aternum avesse un vescovo e ciò dimostrerebbe la sua importanza. Infatti, si sa della leggenda del vescovo Cetteo, attuale patrono della città, che, accusato dai Longobardi di essere complice dei Greci cristiani, fu fatto precipitare dal ponte marmoreo con una pietra legata al collo (13 giugno 597). Si hanno scarsissime notizie dei secoli successivi.

1001-1100: ORIGINI DEL NOME

Intorno all'anno 1000, Aternum cambia il suo nome e diviene Piscaria con riferimento, sembra, alla pescosità della zona[senza fonte] ed il fiume viene chiamato Piscarius; il villaggio finiva tra le pertinenze dell'Abbazia di Montecassino. L'insediamento pur distrutto e ricostruito più volte, riveste sempre grande rilievo per la sua posizione strategica e per le sue robuste difese militari. Nel 1095 Piscaria era ricca di monumenti e chiese, tra le quali le Chiese di San Salvatore, Santi Legunziano e Domiziano, San Tommaso Apostolo, San Nicola e di Santa Gerusalemme, i cui basamenti sono stati recentemente riportati alla luce di fronte all'attuale Cattedrale di San Cetteo.

Secondo un'altra teoria, la città avrebbe preso il nome dal fiume Pescara, il quale, sgorgando dal cuore della montagna in corrispondenza delle Gole di Popoli, trarrebbe la sua denominazione dall'antico termine osco-umbro "pesco", il cui significato è quello di "roccia".[senza fonte]

Una recentissima teoria (nov. 2006) circa il nome di Pescara è stata presentata da Giovanni Damiani, secondo il quale esso potrebbe derivare da "pescos" (in greco antico è pephcòs), termine che indica il pino marittimo di cui il nostro litorale e la valle del fiume era ricchissimo. Altro termine greco, Pescasis, significava "coperto di pini marittimi".[senza fonte]

1101-1400

Nell'anno 1140 Pescara fu conquistata da Ruggero II, re normanno di Napoli, che fece eseguire diverse opere, tra le quali il restauro del porto. Gli anni successivi furono caratterizzati da molteplici devastazioni della città: sia per eventi naturali e sia perché Piscaria era sempre preda di attacchi da parte degli eserciti dei signorotti locali e potentati del tempo- come nel 1290 da Ottone IV. Si tratta di un periodo molto difficile nel quale le sorti della cittadina sono legate al continuo succedersi di nuovi padroni del territorio. Il Quieti riferisce di diversi signori, tra cui Rainaldo Orsini, Luigi di Savoia e quel Francesco del Borgo, detto Cecco del Cozzo, vicario di Ladislao I di Napoli, che nel 1409 fece ricostruire la cittadella e la torre in mezzo alla piazza e che fu ricordato come uomo saggio e virtuoso.

1401-1500

Il XV secolo è caratterizzato dal dominio del territorio dei D'Avalos d'Aquino che terranno quello che poi divenne il marchesato di Pescara per diversi decenni, pur se con diverse interruzioni. Nel 1435 e nel 1439 la città fu conquistata dal capitano di ventura napoletano Giacomo Caldora. Nel 1447 e poi nel 1482, subì gli attacchi e le razzie dei Veneziani. Nel 1509, Vittoria Colonna acquisisce il titolo di marchesa di Pescara, sposando Fernando Francesco d'Avalos. Nel 1528 Pescara fu espugnata da Odet de Foix, visconte di Lautrec e maresciallo di Francia. Ma la reazione dell'imperatore spagnolo Carlo V non tardò ad arrivare e i D'Avalos si riappropriarono del marchesato di Pescara.

1501-1700

Con la stabilizzazione del potere politico, comincia un nuovo e fiorente periodo della storia della città, soprattutto per la sua posizione strategica. Il duca d'Alba Fernando Álvarez de Toledo, viceré di Filippo II di Napoli, decise di accrescere le difese marittime e terrestri della cittadina attraverso la realizzazione della grande fortezza, di una torre e di un castello. Oggi, di questa imponente struttura, resta in piedi solamente la caserma borbonica col Bagno Penale- attualmente sede del Museo delle Genti d'Abruzzo dedicato alle testimonianze storiche della presenza dell'uomo nella regione a partire dal Paleolitico. Nel 1566, la fortezza fu oggetto di un terribile assalto portato dalle 105 galee dell'ammiraglio ottomano Pialy Pascià. Ma la fortezza non fu presa, anche per il decisivo contributo del valoroso condottiero, Giovan Girolamo II Acquaviva d'Aragona, duca di Atri, il quale organizzò la resistenza del bastione e respinse gli attacchi costringendo gli aggressori alla fuga. Questi si accanirono, allora, contro Francavilla, Ortona e Vasto che subirono distruzioni e saccheggi.

1701-1797

Agli inizi del Settecento Pescara contava circa tremila abitanti. Era stata istituita la Università di Pescara che comprendeva anche "Villa del Fuoco",Fontanelle, Villa Castellamare e altre zone che corrispondevano all'attuale terriotorio comunale. L'Università era governata da un Camerlengo: tale assetto amministrativo durò per tutto il Settecento.

La fortezza fu ancora oggetto di tentativi di conquista. Nel 1707 fu attaccata dagli austriaci del conte Wallis e, a difenderla, c'era un altro Acquaviva duca di Atri, Giovanni Girolamo II, che resistette eroicamente per due mesi prima di capitolare. Il Regno di Napoli e la cittadina di Pescara passano agli austriaci, ma già nel 1734, la fortezza viene nuovamente assediata dagli spagnoli di Carlo di Borbone e, dopo una cruenta battaglia, cede alle truppe comandate dal duca di Castropignano.

1798-1807

Con l'avvento della Repubblica francese, la fortezza di Pescara è conquistata, nel dicembre del 1798, senza spargimento di sangue, dal Generale Duhesme ed inizia così la breve stagione della Repubblica Napoletana (1798-1799). Al suo arrivo a Pescara, il generale Duhesme aveva organizzato la sua legione nominandone a capo il cittadino Ettore Carafa conte di Ruvo, protagonista della Repubblica Napoletana assieme al pescarese Gabriele Manthoné, il quale organizzò la resistenza alla reazione borbonica del 1799. L'ennesimo assedio alla fortezza fu vittoriosamente portato a termine da Giuseppe Pronio detto il Fra Diavolo abruzzese, agli ordini del cardinale Fabrizio Ruffo fedele ai Borbone. Nei primi anni del 1800 Pescara venne occupata nuovamente dai francesi e costituì un importante bastione militare del regno di Giuseppe Bonaparte.

1807: LA DIVISIONE DEL BORGO

Intanto, nel 1807 Castellammare Adriatico, sulla sponda nord del fiume (che allora contava circa 1500 abitanti), diventa comune autonomo aggregato al circondario di Città Sant'Angelo. La scelta della separazione fu conseguenza di una discordia storica tra le due sponde del fiume e rispondeva alla riforma amministrativa del Regno voluta da Giuseppe Bonaparte, che dopo la legge 132 dell'8 agosto 1806 "sulla divisione ed amministrazione delle province del Regno", con la successiva legge 211 del 18 ottobre 1806 ordinava la formazione dei decurionati e consigli provinciali e distrettuali e la sostituzione della figura del Camerlengo con quella del Sindaco. La divisione fu problematica, soprattutto perché il nuovo comune di Castellammare Adriatico (sponda settentrionale del fiume) non intendeva farsi carico di nessuno dei debiti della vecchia amministrazione dell'Università di Pescara; inoltre, si creò un problema di immagine per il comune di Pescara (sponda meridionale del fiume), che ospitava una intera guarnigione dell'esercito e che, allo stesso tempo, si vedeva comprimere il proprio ruolo a livello locale: per questi motivi il comune di Pescara spingeva per la riunificazione dei due comuni. Una comunicazione del Ministero dell'Interno del Regno del 17 gennaio 1810, negò tale possibilità e ciò costrinse i due comuni a trovare un accordo sulla ripartizione dei debiti (1811). Ma la rivalità rimase molto accesa, tanto che ci sono testimonianze di interventi della guarnigione militare per evitare la degenerazione delle scaramucce in vere e proprie battaglie.

1811-1899

Nel 1814 Pescara fu tra le città protagoniste dei moti carbonari contro Gioacchino Murat, re di Napoli. La scelta di dare luogo all'insurrezione proprio a Pescara era dovuta all'intenzione dei rivoltosi sia di conquistare la fortezza, che aveva una grande importanza strategica, sia di conquistare il bagno penale per poter liberare i tanti patrioti ivi rinchiusi. Il Quieti, nel suo "Pescara antica città", afferma che fu a Pescara e non a Rimini che Murat firmò, il 12 maggio del 1815, la prima delle costituzioni italiane del Risorgimento.
A questi eventi seguì la durissima repressione borbonica: infatti, l'esercito borbonico intervenne con un imponente schieramento di forze contro cui i carbonari abruzzesi nulla poterono. Da allora, la repressione fu simboleggiata dal bagno penale di Pescara. Si trattava di un carcere tristemente famoso per le condizioni disumane con cui venivano trattati i detenuti, in buona parte patrioti abruzzesi: drammatica fu l'alluvione dell'ottobre del 1853 che investì il carcere causando la morte per annegamento degli internati del bagno penale. Tra coloro che furono rinchiusi in quello che veniva chiamato il "sepolcro dei vivi" fu anche e Clemente De Caesaris, una figura centrale del risorgimento meridionale, che, liberato per ordine di Giuseppe Garibaldi, prese possesso, nel 1860, della città e della fortezza. Nello stesso anno, Vittorio Emanuele II, in viaggio per l'incontro di Teano con Giuseppe Garibaldi, giunse a Castellamare e fu ospiato nel villino Coppa. Il giorno dopo entrò a cavallo a Pescara per oservare la Piazza, circondato dalla popolazione festante. Vide gli armamenti, salì e si fermò sul Bastione "Bandiera" che era il più esposto (nei pressi dell'attuale Ponte Risorgimento), da cui si dominava il territorio dell'attuale città, e rivoltosi all'abate De Marinis che gli stava a fianco disse queste precise parole: "Oh che bel sito per una grande città...". Questo è il racconto pubblicato dal testimnone oculare Marchese Francesco Farina il 26 dicembre 1906 (Biblioteca Prov. di Pescara, titolo "Ricordi di Pescara nell'anno 1860".

Castellammare e Pescara appartenevano, rispettivamente, alla provincia di Teramo e a quella di Chieti.

La fine del secolo fu fortemente caratterizzata dalla presenza politica e culturale di Leopoldo Muzii, personaggio controverso ma di grande carisma e peso decisionale, il quale, da sindaco della città di Castellammare Adriatico, fece approvare del 1882 il primo piano regolatore. Fu un momento molto importante per l'evoluzione urbanistica e culturale di Pescara, in quanto fu il primo forte tentativo di attenuare il disordine urbanistico e, soprattutto, di limitare le ambizioni dei privati rispetto agli interessi pubblici. Il risultato concreto della politica di Muzii fu la costruzione di un nuovo acquedotto, di strade nuove, la creazione delle prime linee di illuminazione pubblica. Nello stesso periodo fu completato e potenziato il porto canale. In questa fase, la città crebbe vivendo di commercio e di turismo, facilitati dalla presenza della stazione ferroviaria e dal ridente e scanzonato aspetto e tenore di vita della cittadina, divenuta nel frattempo famosa come colonia balneare. Al di la di queste attività, erano poche le iniziative economiche di altro genere.

I PRIMI ANNI DEL '900

Agli albori del XX secolo, la popolazione dei due comuni che componevano l'attuale Pescara(ovvero quella ante 1807) ammontava a circa 8.923 abitanti (censimento del 1903).La propensione al turismo balneare si consolidò e nel 1905 gli alberghi di Castellammare Adriatico ospitavano circa 4.000 turisti. Nella città iniziavano a trovare spazio diverse aree per mercati di tessuti e di generi alimentari. Inoltre il comune della sponda destra del fiume viveva un momento di grande trasformazione urbanistica soprattutto in seguito al graduale recupero ad uso civile dell'area dell'ex fortezza.

Inoltre, la rivalità tra le due sponde del fiume scemò, mentre autmentavano la concordia e la comunione di intenti per promuovere iniziative di sviluppo: soprattutto il potenziamento del porto canale fu motivo di collaborazione delle due amministrazioni. Quando l'On.Carlo Mezzanotte, deputato di Chieti, nell'estate del 1908 presentò alla camera una proposta di legge per la fusione dei due comuni di Pescara e Castellamare Adriatico, si levarono forti proteste: tali proteste, però, non furono sollevate per la contrarietà all'idea di fusione quanto perché la proposta prevedeva l'annessione di Castellammare Adriatico nella Provincia di Chieti.

Nel 1917, durante la prima guerra mondiale, Castellammare Adriatico fu bombardata da aerei austriaci, che tentavano di colpire la linea ferroviaria. Le vittime di tale tragico evento sono ricordate ancora oggi da una piccola lapide, apposta in Corso Vittorio Emanuele II 253, a Pescara. Per prevenire altri attacchi il Ministero della Guerra fece allora approntare un campo di aviazione lungo la Via Tiburtina provvisto di due aerei da combattimento. Nacque così quello che poi diventerà l'aeroporto di Pescara.

1918-1926: il primo dopoguerra
Subito dopo il primo conflitto mondiale si verificò un evento molto importante in favore della unificazione dei due comuni: il 30 novembre del 1918 i due consigli comunali si riunirono nello stesso momento e votarono lo stesso ordine del giorno e si impegnarono ad adoperarsi per chiedere al Governo di decretare la fusione dei comuni e di adoperarsi affinché la nuova città fosse chiamata "Aterno". Negli anni seguenti le due amministrazioni collaborarono per perorare la causa della fusione: ma decisivo fu l'impegno di Gabriele d'Annunzio che il 16 maggio del 1924 scrisse a Mussolini una lettera nella quale chiedeva la fusione delle due città e la elevazione a capoluogo di provincia. Con lo stesso intento operava l'allora ministro abruzzese Giacomo Acerbo.

Dal punto di vista economico la città presentava delle nuove linee di sviluppo. Infatti, il turismo continuava a fiorire e i bagni di Castellammare Adriatico erano una meta turistica nota in tutta Italia. A rafforzare questo ruolo di centro del turismo nazionale, nel 1924, sotto la spinta politica del ministro Giacomo Acerbo, a Castellammare Adriatico venne organizzata la Coppa Acerbo, che divenne subito una delle gare autmobilistiche più importanti del tempo ed un evento capace di portare in città decine di migliaia di visitatori. Ma nell'area dell'attuale città, iniziarono a vedersi i primi opifici e le prime attvità di tipo industriale. Inoltre, il porto stava incominciando ad acquisire maggiore importanza ed i volumi di traffico commerciale si facevano sempre più ingenti. Nel 1923 venne completato l'acquedotto per portare l'acqua potabile in tutte le aree dell'attuale città.

1927: PESCARA CAPOLUOGO DI PROVINCIA

Dopo 110 anni di divisione, il 2 gennaio del 1927, venne finalmente firmato il decreto di elevazione a Provincia della Città di Pescara e seguiva l'elenco dei Comuni da amministrare, tra i quali quello di Castellamare. Al successivo articolo 4 il Decreto stesso stabiliva: "Il Comune di Castellamare Adriatico è unito a quello di Pescara". A favore del provvedimento sono state decisive la forte spinta popolare e, soprattutto, l'autorità politica del ministro abruzzese Giacomo Acerbo e il prestigio morale di Gabriele D'Annunzio.

Nello stesso anno, si legge nel libro di Giovanni Guido "Aviazione & Abruzzo", l'aeroporto di Pescara che era stato istituito dieci anni prima, nel 1917, e armato con gli aerei S.V.A., considerati tra i migliori caccia bombardieri dell'epoca per la 302.a Squadriglia appositamente costituita, fu ingrandito a 50 ettari, rimodernato e denominato "Campo di Fortuna", in Provincia di Chieti ancora per poco.

1928-1940: IL PERIODO FASCISTA

Dopo l'unificazione e l'elevazione a capoluogo di Provincia, la città è protagonista di un forte sviluppo edilizio con la costruzione delle nuove sedi di tutte le pubbliche amministrazioni, di scuole e mercati. A tutt'oggi, diversi sono i palazzi ad uso pubblico costruiti in quel periodo (tra i quali il Palazzo del Comune, il Palazzo della Provincia, l'allora Palazzo della Prefettura e diverse scuole della città).

L'allora aeroporto della città, il «Campo di Fortuna» di Pescara, in Provincia di Chieti cambiò nome con decreto ministeriale 25 giugno 1928 e venne denominato, per volontà del d'Annunzio, «Pasquale Liberi», un aviatore abruzzese.

1940-1945: LA SECONDA GUERRA MONDIALE

Il 31 agosto ed il 14, 17 e 20 settembre del 1943 nel pieno della seconda guerra mondiale, Pescara è stata oggetto di pesanti bombardamenti da parte delle forze alleate che hanno causato la morte di almeno 3000 persone (varie fonti indicano anche un numero di 6000 caduti) e tutta la parte della città a nord del fiume fu rasa al suolo quasi totalmente. Inoltre, Pescara dovette subire le razzie e la distruzione delle strutture portuali, fabbricati, strade, ponti e uffici pubblici da parte dell'esercito tedesco in ritirata. Per questi motivi l'8 febbraio del 2001, il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi ha conferito alla città la medaglia d'oro al merito civile.

Durante la guerra, diversi gruppi di antifascisti operarno nella città. Nel 1940, rientrato dall'esilio francese vi si stabilì l'ex deputato comunista Ettore Croce. Questi, malgrado la sorveglianza della polizia fascista riuscì a raggruppare attorno a se un piccolo gruppo di discepoli, tra cui il tregliese Mario Bellisario, che costiturono a loro volta piccoli nuclei antifascisti nei loro paesi d'origine e nella stessa Pescara.

Il 10 giugno 1944, gli Alleati e le forze del CIL liberarono Pescara, coadiuvate dalla divisione Nembo del Battaglione S. Marco e da truppe indiane.

1946-2000

Nel dopo guerra, Pescara ha conosciuto un notevole sviluppo. Già nel 1951 la città ha raggiunto il numero di 65 mila abitanti, dilatando l'area urbanizzata ed occupando massicciamente lo spazio tra la ferrovia e la linea del mare. Nel dopoguerra, la città è cresciuta, mostrando una straordinaria vitalità nel campo dei commerci ed anche dell'industria. In meno di vent'anni, dal '51 al '71, Pescara ha raddoppiato il numero degli abitanti - contrariamente alle altre città abruzzesi - ed ha conosciuto un boom edilizio di grandi proporzioni.

Importante evento per lo sviluppo della città è stata la realizzazione della nuova Stazione di Pescara Centrale inaugurata nel 1988. L'apertura della nuova stazione ha significato molto dal punto di vista urbanistico poiché l'intera linea ferroviaria è stata trasferita su una sede sopraelevata e priva di intersezioni con le strade della città, così liberandola dai passaggi a livello.

Dal punto di vista politico, dopo una prima fase di amministrazioni di sinistra, governate da Italo Giovannucci e Vincenzo Chiola (espressioni di maggioranze PCI-PSI), a partire dal 1956 la città è stata governata ininterrottamente dalla Democrazia cristiana e dai suoi alleati fino al 1992, quando la coalizione dei Progressisti, guidata dall'indipendente di sinistra Mario Collevecchio, batté una lista civica di ispirazione Dc-Psi. Ma dopo una esperienza di governo di appena otto mesi, le elezioni furono annullate e nella tornata elettorale successiva ha vinto la coalizione di centro-destra, capeggiata dal sindaco Carlo Pace che ha governato la città per due mandati e fino al 2003.

DAL 2001 IN POI

Negli ultimi anni, l'amministrazione di centro-sinistra, eletta nelle elezioni del 2003, ha cercato di modificare in modo molto deciso l'impianto urbanistico della città.

Alla fine del 2008, l'allora sindaco di Pescara Luciano D'Alfonso fu arrestato a seguito delle indagini svolte dalla Procura della Repubblica della città, con accuse di abuso di ufficio, corruzione e peculato. Nel dicembre del 2008, Luciano D'Alfonso è stato scarcerato e nel gennaio successivo, si è autosospeso per evitare il commissariamento del municipio, che era stato richiesto dal Ministro dell'Interno Roberto Maroni. In seguito alla scarcerazione il comune è stato governato dal vice sindaco Camillo D'Angelo (Partito Democratico) fino al giugno del 2009 quando ci sono state le nuove elezioni con le quali è stato eletto sindaco, al primo turno elettorale, Luigi Albore Mascia, candidato nelle file della (PdL).

Oggi Pescara insieme a Chieti è al centro di una vasta area conurbata. Le amministrazioni degli ultimi anni hanno cercato di assecondare questo ruolo, sia dal punto di vista urbanistico, cercando di costruire le infrastrutture di mobilità opportune, sia dal punto di vista della pianificazione dei servizi che vengono offerti a ridosso dei confini della città - come centri commerciali, cinema, palestre, la motorizzazione civile e, soprattutto, i trasporti pubblici dell'area metropolitana- ma al centro della conurbazione. La suddetta area vista dall'alto offre l'immagine di una T o, si dice, anche della fusoliera di un aereo. Dalle foce del fiume, dalla vallata che parte ai piedi di Chieti, punta sul mare, si allarga con le ali sulla riviera, a nord verso Montesilvano, a sud verso Francavilla al Mare. Essa comprende anche i Comuni di Montesilvano, Francavilla al Mare, Silvi, Spoltore, e San Giovanni Teatino e conta circa 350.000 abitanti.

(fonte WIKIPEDIA)
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